Mi chiamo Andreas Ryter. Sono compositore, direttore d’orchestra e un artista eclettico.
Non amo dilungarmi in lunghe descrizioni o elenchi di nozioni che vi indichino le mie passate collaborazioni con teatri, enti, fondazioni, persone con le quali ho instaurato rapporti lavorativi.
Non sono essi ad identificare o a dare, seppur nella loro pregiata opera, uno spessore alla mia figura professionale.
Posso dirvi di me questo: sono un artista, musicista polistrumentista, direttore d’orchestra, compositore per diversi generi musicali.
Tutto ciò che di vero desiderate sapere su di me lo troverete poco celato nella mia musica. Essa è la mia vita, i miei racconti, le mie emozioni, il mio futuro.
La mia attrezzatura
Tastiere per inserimento partiture: Pianoforte Studiologic SL88 Grand; Arturia Keylab 61 MK2; Novation 61 SL MK3; Mixer digitale Icon Platform M+. Librerie digitali: BBC Symphony Orchestra PRO (Spitfire audio); Synchron Elite Strings, Synchron Strings PRO, Synchron Brass (Vienna Symphonic Library); Bohemian Violin; Bohemian Cello (Virharmonic); Altre all’occorrenza.
Anche se tutti, io no! Ho da sempre percorso strade non convenzionali sia nella vita che nella mia musica. Amo suonare il Pianoforte e lasciarmi trasportare dalle emozioni che le note suscitano in me. Il loro continuo divenire spontaneo mi spinge sempre oltre a cercare nuove sfumature di dialogo attraverso la musica. Sono un artista e compositore estemporaneo. Navigo a bolina per lasciarmi portare controcorrente dalle emozioni più potenti ed approdare al porto sicuro dell’arte.
La mia musica
Scrivo musica sempre nuova e mi piace inoltrarmi nei diversi stili in quanto ognuno di essi ha un aspetto da offrirmi. Musica lirica, sinfonica, musica da camera, sacra, musica da ballo, musica popolare, cinematografica, seguendo le orme dei pregiati compositori che mi hanno preceduto ed arricchito con il loro esempio.
Showreel
“Per studiare musica dobbiamo imparare le regole ma per creare musica dobbiamo dimenticarle. Le regole sono ciò che gli artisti infrangono”
Nadia Boulanger